Quasi tutti i giorni le cronache registrano infortuni sul lavoro le cui cause sono dovute principalmente alla inosservanza delle norme di sicurezza. Nel settore agricolo, che è quello più rappresentato nella zona dei Monti Sicani, caratterizzata da una morfologia accidentata, si verificano di tanto in tanto infortuni che qualche volta sono mortali.
Questo articolo è dedicato agli operatori agricoli che quotidianamente utilizzano mezzi agricoli che per ragioni economiche non hanno potuto acquistare mezzi dell’ultima generazione, più sicuri, tant’è che si vedono in giro trattori di oltre trenta anni che hanno bisogno di adeguamenti alle nuove norme sulla sicurezza. Adeguarsi è una necessità oltre che un obbligo.
La trattrice agricola è un mezzo indispensabile per i vari lavori agricoli, grazie alla sua versatilità, potendo lavorare come unità fissa di potenza, facendo lavorare attrezzature in modalità fissa, trainante o portando una macchina operatrice azionandone gli organi di lavoro.
Da un ricerca sommaria si è potuto constatare che i dati infortunistici del settore agricolo la trattrice agricola risulta essere tra le fonti più consistenti di infortuni sul lavoro.
I rischi maggiori e anche i più gravi sono rappresentati dai ribaltamenti dovuti a manovre brusche, a sovraccarichi o ad eccessiva pendenza del terreno. Anche la presa di potenza rappresenta un punto dove il rischio di infortunio è reale per l’estrema gravità delle conseguenze di un eventuale incidente.
Il legislatore ha emanato il decreto lgs 81/08 che prevede l’adeguamento di tutte le trattrici alle norme di sicurezza. Sono previste sanzioni per i lavoratori autonomi che utilizzano trattrici agricole non conformi puniti con una sanzione amministrativa da 300 a 2.000 euro, mentre per i datori di lavoro che fanno utilizzare trattrici non conformi è previsto l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro.
Le trattrici prodotte fino al 1974 erano solitamente sprovvisti di arco di protezione per cui, allo scopo di evitare danni da ribaltamento, è necessario che vengano provvisti di arco di protezione. Nel caso di ribaltamento l’arco evita il rotolamento del mezzo e quindi lo schiacciamento dell’operatore. Altra condizione è quella che l’operatore deve avere la cintura di sicurezza omologata e allacciata.
Oltre ai requisiti di sicurezza contro il ribaltamento la trattrice deve possedere altri requisiti di sicurezza che riguardano: la protezione degli elementi mobili, la protezione contro le parti calde, dispositivi di illuminazione, i sedili del conducente e del passeggero, il silenziatore ecc.
E’ obbligatorio per l’installatore certificare il tipo di intervento il cui documento deve essere allegato al libretto di circolazione.
Vediamo brevemente quali sono i maggiori interventi che devono essere effettuati sia per la sicurezza dell’operatore sia per l’adeguamento alle norme.
• Sulla presa di potenza gli interventi sono finalizzati ad evitare contatti involontari con gli organi rotanti; quando non utilizzata la presa di potenza deve essere coperta con un riparo terminale. Occorre installare un dispositivo che impedisca l’avviamento del motore o della presa di forza siano inserite.
Gli organi di trasmissione, rotanti e in movimento (ventola di raffreddamento, cinghie, dinamo) devono essere protetti da contatti accidentali mediante griglie o ripari con formi alle direttive CE.
Ad ogni buon fine per maggiori dettagli si rimanda alle linee guida Ispesl/Inail per:
1) Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte II dell’allegato V del Dlgs 81/08 – L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali;
2) Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte II dell’allegato V del Dlgs 81/08 – L’installazione dei sistemi di ritenzione del conducente;
3) Linea guida per l’adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro di cui all’allegato V al Dlgs 81/08;
4) Buone prassi per il controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza dei trattori agricoli o forestali in ottemperanza agli obblighi previsti dall’articolo 71 comma 4 lettera a) punto 2 e lettera b) del Dlgs 81/08.
Si raccomanda di rivolgersi ad officine autorizzate e farsi rilasciare una certificazione idonea di conformità alle norme di sicurezza.