VILLALBA – Due coniugi di Villalba sono stati arrestati per usura. Loreto Bonfanti, classe 1934, e Vincenza Zuzzè, classe 1939, avevano messo su una vera e propria attività usuraria alla “vecchia maniera”, bloccata nel pomeriggio di ieri dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Mussomeli.
Un’operazione denominata “WEAR OLD WAY”, che ha portato anche al sequestro di 63.100 euro in contanti, suddivisi in castelletti da 1.000 euro ciascuno.
Le indagini sono partite lo scorso mese di settembre a seguito dell’input del superiore Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta d’intesa con la locale Procura della Repubblica, che ha mobilitato i suoi uomini proprio per poter scovare simili situazioni illecite.
Controlli preventivi sono stati allora effettuati a carico di numerose persone potenzialmente indiziate e, dopo una attenta e minuziosa analisi delle informazioni operative acquisite, è iniziata l’attività investigativa vera e propria che ha portato all’arresto dei due villalbesi.
Attività tecniche, intercettazioni telefoniche, pedinamenti a carico degli indagati, sono state alcune delle azioni portate avanti per dimostrare come marito e moglie concedevano prestiti a commercianti locali e privati cittadini del posto a tassi usurari. Per di più, quando qualcuna delle vittime non riusciva restituire una qualche rata del “prestito”, scattavo le minacce telefoniche o faccia a faccia.
Già dalle prime luci dell’alba di ieri, dunque, 12 pattuglie con a bordo in totale 30 militari, hanno dato inizio alle perquisizioni alle proprietà dei sospettati e, per maggiore sicurezza, anche a quelle dei figli. Abitazioni non solo a Villalba, ma anche a Resuttano e a Pietraperzia, in provincia di Enna.
Un lavoro coordinato che ha portato al sequestro di assegni, cambiali, estratti conto e altri vari documenti bancari che attestano i prestiti usurari, ma anche, proprio alla vecchia maniera, numerosi “pizzini” con i nomi delle vittime e i corrispondenti importi ancora dovuti.
Al termine dell’operazione i coniugi Bonfanti, vista la loro età, sono stati tradotti presso la loro abitazione di Villalba, dove dovranno restare agli arresti domiciliari così come disposto dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta Di Leo, che, insieme ai militari dell’Arma, ha condotto le indagini.
“Encomiabili sono state la professionalità e l’impegno profuso dal Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, Maresciallo Chirico, e dai suoi uomini che, a seguito di questa complessa ed articolata indagine, sono riusciti a disarticolare questa terribile attività delittuosa posta in essere dagli indagati. – dichiara il Comandante della Compagnia Carabinieri di Mussomeli Filomeno Montinari – Altrettanto importante è il significato da attribuire a questa spiacevole vicenda. Nell’attuale e difficile periodo socio-economico generale, è impensabile che ci siano persone capaci di approfittarsene di chi, per i più svariati motivi, si trova in situazioni di bisogno. L’attività conclusa ieri, potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Rivolgendomi a tutti i cittadini del Vallone, che affettuosamente da quasi tre mesi mi hanno accolto tra di loro, gli invito ad avere sempre l’Arma locale quale punto di riferimento di uno Stato “presente” e vicino alla società.”