I dipendenti forestali occupano gli uffici comunali di Palazzo Adriano e Prizzi

forestali prizziPALAZZO ADRIANO/ PRIZZI – Cassintegrati, sottopagati, precari: in una sola parola, disperati. Sono le categorie di persone che oggi si chiedono che senso abbia festeggiare il 1° maggio, giorno del ricordo dell’impegno dei sindacati nella lotta a fianco dei lavoratori per la tutela del diritto inalienabile al lavoro, fondamento della Costituzione. È quasi paradossale, ormai, il senso della Festa dei lavoratori, in un momento durante il quale il numero di disoccupati cresce in maniera esponenziale.

In questa giornata, un pensiero va al Comparto Forestale siciliano e in particolare a quello di Palazzo Adriano e Prizzi che nei giorni scorsi si è mobilitato occupando i rispettivi palazzi comunali. Una protesta simbolica e pacifica che non ha interrotto i lavori comunali, per lamentare lo stato di precarietà e protestare contro i tagli annunciati nel bilancio regionale.

“Sono tagli che mettono in ginocchio le famiglie che hanno redditi bassi e i lavoratori dicono basta alla precarietà del lavoro forestale, chiedendo il rispetto dei contratti di lavoro e la tutela del patrimonio ambientale siciliano”, ha spiegato in una nota di solidarietà ai dipendenti forestali il Sindaco di Prizzi Luigi Vallone.forestali palazzo adriano

I lavoratori denunciano un livello di esasperazione giunto ormai al limite, con ritardi nei pagamenti, la mancanza di progetti, il vuoto contrattuale e la messa in discussione degli accordi esistenti; chiedono una maggiore garanzia a livello occupazionale e sollecitano una proposta di legge che preveda la loro stabilizzazione dentro un quadro programmatico di pubblica utilità, il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale e il reperimento delle relative risorse finanziarie.

Anche il Sindaco Carmelo Cuccia di Palazzo Adriano ha appoggiato i lavoratori palazzesi: “Non si può rimanere insensibili alle problematiche dei dipendenti forestali. A nome mio e dell’Amministrazione Comunale faccio appello affinché si possa trovare una soluzione positiva ai problemi dei dipendenti”.

Epifania Lo Presti