CIANCIANA- Magaze.it ha intervistato Filippo Giannone candidato sindaco, per la lista “Cianciana Viva”, alle prossime elezioni amministrative del 9 e del 10 giugno.
Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi?
«Ciò che più mi ha spinto a scendere in campo, ancor prima delle elezioni contribuendo a fondare il movimento “Cianciana Viva”, è stata la voglia di cambiare il modo di fare politica. Il nostro obiettivo è quello di recuperare l’essenza autentica della politica, ovvero la politica come servizio al cittadino».
Potrebbe farci una sintesi del programma con cui si presenta agli elettori ciancianesi?
«Il programma di “Cianciana Viva” è molto semplice e concreto, si compone di progetti ed iniziative facilmente realizzabili con costi sostenibili, evitando gli sprechi. Il nostro programma, cui non a caso abbiamo voluto dare il nome di “ZeroCentoMille”, è rivolto soprattutto alle persone più in difficoltà della nostra cittadina: precari, disoccupati, famiglie, anziani, giovani. Come prima misura, verrà istituito un fondo in cui confluiranno tutte le indennità di sindaco, consiglieri ed assessori, cui noi rinunceremo, che verrà utilizzato proprio per i bisogni delle fasce più deboli. Inoltre, attiveremo dei corsi di formazione rivolti a giovani, ai precari, agli articolisti, a coloro che rischiano di perdere il posto di lavoro per riqualificarli ed riimmetterli nel mondo del lavoro in maniera produttiva. Ad esempio, dei corsi di formazione saranno rivolti agli operatori comunali in modo che siano in grado di trattare i rifiuti ingombranti e venderne i pezzi riutilizzabili alle ditte interessate. Sempre per quanto riguarda il riciclaggio, abbiamo in mente di creare un impianto di compostaggio per trasformare i rifiuti umidi in concime per l’agricoltura. Inoltre, Cianciana deve puntare tantissimo sulle sue risorse ambientali, penso all’area delle Maccalube e al potenziamento del bosco e dell’area attrezzata, sulla sua storia, legata alle miniere, ma anche sull’estetica del paese curandolo di più, inserendo maggiori spazi verdi, per accrescere il fenomeno del turismo e quello della compravendita di case da parte dei turisti stranieri».
Può indicarci un suo progetto concreto realizzabile nel breve periodo?
«La realizzazione di uno sportello imprese indirizzato principalmente ai giovani. Si tratta di un servizio di informazione ma anche di orientamento che accompagnerà i giovani che vorranno intraprendere un’attività imprenditoriale, dall’idea, al progetto fino al finanziamento. Verranno,inoltre, istituite delle cooperative sociali che aggregheranno cittadini e giovani in modo che possano sfruttare i servizi comunali piuttosto che pagare dei servizi esterni».
Com’è il suo rapporto con internet e gli altri mezzi di comunicazione? E quale dovrebbe essere, secondo lei, il giusto rapporto politica-comunicazione?
«Ho un rapporto abbastanza buono con internet. Inoltre, credo che sia un mezzo utilissimo per lo sviluppo dell’impresa. Pur preferendo il rapporto diretto come mezzo primario per fare politica, penso che internet e in modo particolare i social network, possano essere sfruttati in maniera costruttiva per essere più vicini alla gente».
Percepisce il distacco politici-società?
«Moltissimo, è uno dei motivi per cui a dicembre è nato il movimento “Cianciana Viva”. La politica appare sempre di più come una casta lontana dai reali problemi della gente. “Cianciana Viva” intende la politica come la gestione di una famiglia allargata. Abbiamo scelto come simbolo della nostra lista un cuore: vogliamo una comunità unità in cui ognuno possa avere senza bisogno di chiedere e in cui nessuno debba sentirsi solo».
In mezzo alla crisi, mentre sempre più giovani e famiglie sono costretti a lasciare il paese per la mancanza di lavoro, Cianciana attira turisti da ogni parte del mondo per le sue bellezze ambientali. Che futuro immagina per Cianciana?
«Sono ottimista, credo possa prospettarsi un futuro roseo per Cianciana se verranno potenziate tutte le sue risorse e tutte le sue bellezze. Il paese deve sfruttare in maniera produttiva e costruttiva la presenza sempre crescente di turisti stranieri. Immagino un itinerario in cui il turista oltre a ricevere possa anche dare, mettendo in atto degli scambi culturali fra la comunità locale e gli stranieri in modo da arricchire entrambi. Il nostro obiettivo è quello di avere nel futuro una Cianciana davvero “viva” capace di diventare il salotto dei Monti Sicani».